Primi passi di Tinkering

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Primi passi di Tinkering

Tinkering è un termine inglese che vuol dire letteralmente armeggiare, adoperarsi, darsi da fare.

Il tinkering è nato all’Exploratorium di San Francisco una decina di anni fa come palestra per aspiranti maker per  insegnare a “pensare con le mani”. E’ un metodo educativo per avvicinare bambini e ragazzi allo studio delle materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) in modo pratico, valorizzando la creatività, l’indagine e l’esplorazione basandosi sulle capacità e le conoscenze di ciascuno.
Questo metodo incoraggia a sperimentare, stimola l’attitudine alla risoluzione dei problemi e insegna a lavorare in gruppo, a collaborare per il raggiungimento di un obiettivo, un po’ come succede con altri metodi pratici come il coding e la robotica educativa.

Lo scopo del tinkering è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero (anche se non sempre è così), facilmente reperibili anche in casa. Scatole, bicchieri, fogli di carta, pezzi di legno, fili metallici, biglie, pezzi di legno, vecchi giocattoli, involucri di plastica sono solo alcuni degli “ingredienti” che servono per mettersi all’opera. Le cose che si possono costruire sono tantissime: circuiti elettrici, piccoli robot, giocattoli meccanici, piste per biglie, meccanismi di reazione a catena, sculture.

Per diventare un tinkerer non servono competenze specifiche, basta essere curiosi e intraprendenti, essere pazienti e imparare dagli errori, perché all’inizio può capitare di sbagliare.

By | 2018-03-21T15:35:35+00:00 21 Marzo, 2018|Categories: News, Studenti e Genitori|0 Commenti