CAP.9 << LA MACINATURA DEL GRANO >>
Nel mulino sono presenti tre coppie di macine addossate ad una parete del piano
terra che avevano il compito di macinare ognuna un tipo diverso di grano: la prima
veniva utilizzata per la macina delle granaglie piu’ grosse (granoturco,fave)per uso
animale e fu costruita a Capestrano; le altre due macinavano grano per la
panificazione e provenivano da Serramonacesca. Le macine, entrambe scalanate,
poggiano su un basamento in pietra. Le scalanature servivano sia per macinare più
facilmente il grano sia per agevolare la fuoriuscita della farina. La macina e il
basamento hanno un foro al centro che era attraversato da un albero di trasmissione
in legno, in cui la parte immersa nell’acqua del fiume si presentava munita di palette
a cucchiaio. Le palette facevano girare l’albero che a sua volta azionava il movimento
rotatorio della macina. Il mugnaio attraverso una tramoggia, recipiente in cui veniva
versato il grano dopo la macinatura, faceva scendere il grano sulla macina; gli era
anche consentito regolare la velocità di rotazione delle macine sollevando o
abbassando l’albero di trasmissione. Nella parte inferiore vi è una vasca di legno per
la raccolta della farina. Nel mulino si effettuava anche la bassa macinatura, il grano
cioè veniva macinato in modo da ottenere una farina poco raffinata, con più
quantità di crusca, molto richiesta dai contadini per i quali era più importante avere
farina di una quantità maggiore che di qualità raffinata.