processo verbale,del quale ne informai il Sindaco,che forse me ne avrà rimessa copia,dalla quale
rileverete quanto hanno esatto dippiù ingiustamente dentro sette anni che lo tengono…”.
Sappiamo però che, nonostante i richiami del Primo eletto, i mugnai continuarono a
defraudare i poveri contadini.
Alcune fonti testimoniano le gravi condizioni di vita in cui versavano alcune famiglie
del paese di San Valentino e le loro richieste di aiuto erano rivolte soprattutto all'
esenzione dal pagamento della macinatura del grano, che era il prodotto
fondamentale nell'alimentazione del tempo. Due documenti in particolare
evidenziano questa situazione: uno è la lettera datata 11 settembre 1836 inviata
all’Intendente della Provincia di Chieti da due detenuti Giuseppe M. e Domenico T.,
condannati a 12 anni di prigione nel carcere di Chieti, nella quale implorano la grazia
di non pagare il macinato, in quanto le loro famiglie morivano di fame e stavano
letteralmente in mezzo la strada con bambini piccoli.
LETTERA DI DUE DETENUTI ALL’INTENDENTE DI CHIETI
“Al Signor Intendente della provincia di Chieti
Eccellenza
I due infelici detenuti Giuseppe M. e Domenico T. del comune di San Valentino,umilmente
espongono a S.E.,siccome gli poveri disgraziati si trovano condannati anni dodici di ferri,essi