L’ altro documento è una richiesta del 1834 all'Intendente della provincia di Chieti di
un certo Camillo Silveri del comune di S. Valentino, invalido e cieco, ritirato da
cinque anni dopo un lungo servizio militare che reclama di essere direttamente
esentato dal pagamento del macino, come lo erano stati i suoi compagni invalidi.
LETTERA DI CAMILLO SILVERI ALL’INTENDENTE DI CHIETI
“ A S.Eccellenza
L’Intendente della provincia d’Abruzzo Citra
Camillo Silveri del Comune di San Valentino invalido cieco ritirato da cinque anni in patria dopo un lungo
servizio militare con la pensione di grana quindici al giorno dovendo alimentare con sì tenera paga la sua
piccola miserabile famiglia si vede assoggettato alla contribuzione del dazio sul macino regio-comunale.
Signore,invano il supplicante ha reclamato per esserne esente,come ne sono stati esentati gli altri invalidi
suoi compagni. Ricorre perciò alla di lei umanità e giustizia per ottenere il desiderato intento,e l’avrà a
grazia singolare.
S.Valentino, 1 luglio 1834